Non ho tempo! Dedico troppe ore al lavoro!
Queste sono solo alcune delle delusioni inconfessabili che assalgono i lettori di Strategia Umanistica ed è proprio ciò che la stessa aiuta ad elaborare.
La strategia lato sensu può essere definita con 1000 parole, per la Strategia Umanistica, invece, ne sono sufficienti quattro: “arte della rinuncia virtuosa”.
Perché non risponde a tutte le domande possibili, ma solo a quelle del sistema per il quale le stesse sono costruite: ridurre la complessità con una immagine più coerente, affidabile e adeguata. Può aiutare la costruzione della Piramide di Maslow rispettando il proprio coefficiente angolare del tempo: il vertice è la felicità e la piramide ruota attorno ad un certo asse a seconda del momento della vita.
Sono contento di ciò che faccio nella vita? Sto vivendo la vita che voglio o la sto vivendo per accontentare gli altri? Sono domande che vanno dritte all’anima e che fanno porre a ciascuno di noi la domanda fondamentale: chi sono io?
VM & DP