La teoria dell’evoluzione di Charles Darwin sostiene che non è la specie più forte quella che sopravvive all’ambiente ma quella che si adatta di più e in un momento storico così complesso e assolutamente unico nella sua criticità, essere flessibili e consapevoli può essere la sola strada da percorrere per garantire solidità e soprattutto prosperità alla propria azienda.
In Italia, il nostro tessuto imprenditoriale è il seguente:
- solo il 2% sono grandi imprese ossia con più di 100 dipendenti, il restante 98% è rappresentato da piccole imprese (sotto i 50 dipendenti) e microimprese (sotto i 10 dipendenti)
- il modello adottato prevalentemente è quello del Family Business
- l’80% delle imprese chiude alla III generazione
Quanto è importante affrontare un passaggio generazionale o un cambiamento di paradigma come quello che stiamo attraversando in questi anni, se non adeguandosi al medesimo approccio adottato dalle grandi aziende dette corporate?
Le imprese Family Business hanno una peculiarità unica nel loro genere, ossia la commistione e fusione fra ruoli aziendali e ruoli familiari tanto che l’azienda viene considerata quasi un componente della propria famiglia.
Quanto, tutto ciò che è stato creato fino ad oggi dai nostri avi, può sopravvivere e prosperare in un mondo in cui l’incertezza fa da padrone e la globalizzazione annienta l’umanità e la grandezza delle nostre imprese familiari?
Non esiste una risposta unica né tanto meno certa, ma sicuramente esiste una direzione o meglio un percorso, che permette di acquisire quella consapevolezza del qui e ora che spesso sfugge alle nostre menti sempre così troppo assorbite dalle urgenze e non da ciò che è invece importante.
Si chiama strategia umanistica che attraverso l’ascolto, l’empatia, l’applicazione dell’arte della Maieutica e soprattutto la fusione di modelli strategici occidentali e orientali permette di svelare quel piano strategico unico e personale nascosto nel cuore e nella mente dell’imprenditore.
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